Oggi parliamo di come e perchè registrare un contratto di affitto.
Ci sono due possibilità : registrazione in regime ordinario e in cedolare secca.
In questo post affronteremo la prima questione: il regime ordinario.Â
Dal momento che tutti i contratti di locazione e affitto di beni immobili, compresi quelli relativi a fondi rustici e quelli stipulati dai soggetti passivi Iva, devono essere obbligatoriamente registrati dall’affittuario (conduttore) o dal proprietario (locatore) qualunque sia l’ammontare del canone pattuito, consideriamo quali siano i passaggi da eseguire.
La registrazione del contratto di locazione di un immobile abitativo è, quindi, obbligatoria, qualunque sia l’ammontare del canone pattuito, se la sua durata è superiore a 30 giorni complessivi nell’anno o se formato per atto pubblico o scrittura privata autentica.
Data l’obbligatorietà della registrazione è bene precisare che la stessa deve avvenire entro 30 giorni dalla data di stipula o dalla sua decorrenza, se anteriore.
Attenzione perché possono provvedere alla registrazione sia l’affittuario (conduttore) sia il proprietario (locatore).Â
Entrambi, infatti, sono responsabili in solido del pagamento dell’intera somma dovuta per la registrazione del contratto. Quindi se non vi provvede l’uno è bene che lo faccia l’altro perché entrambi saranno comunque responsabili sia della mancata registrazione, sia del mancato pagamento dell'imposta.
Detto questo, come si fa a registrare il contratto di locazione?
Si può procedere con la registrazione:
- utilizzando i servizi telematici dell’Agenzia, modalità obbligatoria per gli agenti immobiliari e i possessori di almeno 10 immobili, facoltativa per tutti gli altri contribuenti, purché abilitati ai servizi telematici. La stessa applicazione consente sia la registrazione del contratto sia il versamento delle imposte di registro e di bollo. La scelta di rivolgersi ad un'agenzia immobiliare solleva il conduttore e il locatore dall'annosa trafila burocratica che l'AdE ha previsto.
- richiedendo la registrazione in ufficio; in questo caso è necessario recarsi presso un ufficio dell’Agenzia delle Entrate e compilare il modello RLI. Bisognerà quindi prendere appuntamento (rigorosamente online) in una delle sedi dell'AdE, fare la fila e registrare con modulo apposito il contratto.
- incaricando un intermediario abilitato (professionisti, associazioni di categoria, Caf, ecc.) o un delegato.
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I nuovi contratti di locazione, è bene precisarlo, devono contenere una clausola con la quale il conduttore dichiara di aver ricevuto le informazioni e la documentazione, comprensiva dell'attestato, sull’attestazione della prestazione energetica dell'edificio (APE).Â
La copia dell'APE deve essere, inoltre, allegata al contratto, fatta eccezione per i casi di locazione di singole unità immobiliari (Dl 145/2013).
Nel regime ordinario di tassazione, sono dovute, al momento della registrazione, l’imposta di registro e l’imposta di bollo, e il reddito derivante dalla locazione concorrerà a formare il reddito complessivo del locatore per Irpef e addizionali. Sulla base di questo, spesso e volentieri viene consigliata la registrazione in cedolare secca.
Affronteremo quest'ultimo argomento in un post successivo.
Fonte: Agenzia delle Entrate
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Si rimanda, per qualsiasi approfondimento in merito, al sito dell'AdE.